``IL MIO VERO PROGRAMMA SI RIASSUME IN UNA SOLA PAROLA: VITA. VOGLIO FOTOGRAFARE QUALSIASI COSA CHE LA VITA STESSA MI SUGGERISCE``
(E. Weston)
``IL MIO VERO PROGRAMMA SI RIASSUME IN UNA SOLA PAROLA: VITA. VOGLIO FOTOGRAFARE QUALSIASI COSA CHE LA VITA STESSA MI SUGGERISCE``
(E. Weston)
IO E LA FOTOGRAFIA
Oltre 35 anni insieme. Mai un fine, sempre un mezzo. Con un’idea “antica”: poco interesse ai progetti, ma piuttosto la cura di un cammino unico, solo, nel tempo
LA STAMPA FINE ART
Un tempo in analogico, ora in digitale. La stampa come espressione più vera della fotografia. Tutto sulle mie stampe in bianconero
HA SCRITTO UN POETA
Le parole di Luciano Benini Sforza sulla mia fotografia. “L’inguaribile distanza”, scritto del 2017. Pensieri per i quali sono grato a Luciano. Di cuore
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Francesco, giovedì scorso al Gruppo Fotografico Antenore ti avrei ascoltato ad oltranza, purtroppo la serata aveva un termine, ma confido in un Tuo ritorno/richiamo a Padova per parlarci ancora.
A mio avviso quello che hai definito essere il Tuo “unico progetto” – l’ “Uomo fotografante” – lo si sente nelle parole e nei concetti che esprimi, ma anche nei pezzi di storia della fotografia che racconti e nel modo in cui lo fai: molto attento ai molteplici aspetti e alle molteplici domande che nascono osservando, per far pensare e riflettere.
Esci dai classici “canoni” e “modi di pensare”, ed è per questo che credo proprio che l’ “Uomo fotografante” lo si vede in Te esattamente con la passione e l’amore che trasmetti quado ti esprimi e parli della “Vita” catturata/fermata in una fotografia, con profondo rispetto e competenza, usando parole semplici ma importanti che portano a riflettere.
Grazie per la splendida serata e per il tuo modo di essere.
Fotografo
Il fotoclub Ruzante ha avuto il piacere di affrontare col fotografo bolognese Francesco Merenda un vivace dibattito sula fotografia in bianco e nero.
Nonostante i toni conviviali ed amichevoli è stata subito chiara la grande preparazione tecnica e culturale di Francesco; ci è stata proposta un’analisi molto accurata sugli elementi formali che distinguono una fotografia a colori da quella in bianco e nero.
Facendo un “viaggio” attraverso le forme, la texture, la padronanza di luci ed ombre abbiamo potuto eviscerare tematiche note e meno note: la fotografia in bianco e nero non è una semplice “conversione senza colori” di una immagine ma una filosofia di lavoro, completata poi dalla conoscenza degli strumenti di post produzione, che siano quest’ultimi “moderni” (photoshop e d altri) o “storici” (camera oscura).
L’Autore ha voluto trasmettere questa sua passione e visione attraverso un’analisi di immagini di fotografi che hanno fatto la storia, sottolineando il leitmotiv che rende le foto piacevoli, corrette e di forte phatos.
In chiusura, con l’umiltà dei grandi, ci ha mostrato alcuni sui lavori, ben fatti ed in perfetta sintonia con quanto espresso durante la serata. Una piacevole sorpresa dunque, al nostro club, con un fotografo che ha riscosso notevole interesse e che ha seminato buoni propositi nel nostro modo di visualizzare la fotografia in bianco e nero, ponendo i giusti accenti.
Speriamo di poterlo avere ancora ospite perché il sano confronto e un dialogo preparato e competente è il nutrimento di questa meravigliosa passione che ci accomuna.
Fotografa
Giovedì scorso ho avuto il piacere di ascoltare Francesco ad una serata organizzata dal Gruppo Fotografico Antenore di Padova…tema il bianco e nero, ma si è rivelato estremamente riduttivo.
La dialettica forte, spiritosa, coinvolgente di Francesco ha rivelato in pieno la sua profonda cultura fotografica e il suo amore per quest’ arte. Ci ha spinti a riflettere, ad entrare dentro di noi per scoprire cosa significa avere questo strumento tra le mani. A non dimenticare assolutamente il nostro sentire e percepire, la nostra anima di fronte al mondo.
Molto di più di una semplice lezione tecnica, che forse qualcuno di noi aspettava. Grazie.
Fotografa
Ho conosciuto di persona Francesco e ho avuto modo di seguire una sua lezione sul bianco e nero, una chiacchierata a dire il vero.
Ha saputo spiegare con un linguaggio semplice ed efficace la sua visione e l’anima della fotografia e del bianco e nero.
Spero ci siano altri momenti di discussione con lui. Grazie Francesco
Fotografo
Il fotoclub Ruzante ha avuto il piacere di affrontare col fotografo bolognese Francesco Merenda un vivace dibattito sula fotografia in bianco e nero.
Nonostante i toni conviviali ed amichevoli è stata subito chiara la grande preparazione tecnica e culturale di Francesco; ci è stata proposta un’analisi molto accurata sugli elementi formali che distinguono una fotografia a colori da quella in bianco e nero.
Facendo un “viaggio” attraverso le forme, la texture, la padronanza di luci ed ombre abbiamo potuto eviscerare tematiche note e meno note: la fotografia in bianco e nero non è una semplice “conversione senza colori” di una immagine ma una filosofia di lavoro, completata poi dalla conoscenza degli strumenti di post produzione, che siano quest’ultimi “moderni” (photoshop e d altri) o “storici” (camera oscura).
L’Autore ha voluto trasmettere questa sua passione e visione attraverso un’analisi di immagini di fotografi che hanno fatto la storia, sottolineando il leitmotiv che rende le foto piacevoli, corrette e di forte phatos.
In chiusura, con l’umiltà dei grandi, ci ha mostrato alcuni sui lavori, ben fatti ed in perfetta sintonia con quanto espresso durante la serata. Una piacevole sorpresa dunque, al nostro club, con un fotografo che ha riscosso notevole interesse e che ha seminato buoni propositi nel nostro modo di visualizzare la fotografia in bianco e nero, ponendo i giusti accenti.
Speriamo di poterlo avere ancora ospite perché il sano confronto e un dialogo preparato e competente è il nutrimento di questa meravigliosa passione che ci accomuna.
Elisa Mortin
Giovedì scorso ho avuto il piacere di ascoltare Francesco ad una serata organizzata dal Gruppo Fotografico Antenore di Padova…tema il bianco e nero, ma si è rivelato estremamente riduttivo.
La dialettica forte, spiritosa, coinvolgente di Francesco ha rivelato in pieno la sua profonda cultura fotografica e il suo amore per quest’ arte. Ci ha spinti a riflettere, ad entrare dentro di noi per scoprire cosa significa avere questo strumento tra le mani. A non dimenticare assolutamente il nostro sentire e percepire, la nostra anima di fronte al mondo.
Molto di più di una semplice lezione tecnica, che forse qualcuno di noi aspettava. Grazie.
Stefania Parise
Ho conosciuto di persona Francesco e ho avuto modo di seguire una sua lezione sul bianco e nero, una chiacchierata a dire il vero.
Ha saputo spiegare con un linguaggio semplice ed efficace la sua visione e l’anima della fotografia e del bianco e nero.
Spero ci siano altri momenti di discussione con lui. Grazie Francesco
Matteo Masiero
Francesco, giovedì scorso al Gruppo Fotografico Antenore ti avrei ascoltato ad oltranza, purtroppo la serata aveva un termine, ma confido in un Tuo ritorno/richiamo a Padova per parlarci ancora.
A mio avviso quello che hai definito essere il Tuo “unico progetto” – l’ “Uomo fotografante” – lo si sente nelle parole e nei concetti che esprimi, ma anche nei pezzi di storia della fotografia che racconti e nel modo in cui lo fai: molto attento ai molteplici aspetti e alle molteplici domande che nascono osservando, per far pensare e riflettere.
Esci dai classici “canoni” e “modi di pensare”, ed è per questo che credo proprio che l’ “Uomo fotografante” lo si vede in Te esattamente con la passione e l’amore che trasmetti quado ti esprimi e parli della “Vita” catturata/fermata in una fotografia, con profondo rispetto e competenza, usando parole semplici ma importanti che portano a riflettere.
Grazie per la splendida serata e per il tuo modo di essere.